Psicologia

Psicologia

La psicologia è la scienza che si occupa dello studio degli stati mentali e dei suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali consci e inconsci. Questo mediante l’utilizzo del metodo scientifico e/o basandosi su una prospettiva soggettiva intrapersonale. Al contempo, si dedica anche allo studio e al trattamento delle funzioni psichiche sia in condizione di benessere, sia in uno stato di sofferenza o disagio ambientale, nel quale intervengono fattori soggettivi, ambientali e/o razionali.

A chi si rivolge

I percorsi di terapia e supporto si rivolgono prevalentemente all’adulto o al giovane adulto, alla coppia e alla famiglia.

La terapia può essere finalizzata non solo alla verifica e alla modificazione delle situazioni di disagio che vive il paziente, ma anche al miglioramento delle prestazioni in ambito sportivo e al recupero da , fino allo sviluppo di competenze in grado di aiutare il singolo ad affrontare sintomi clinici e situazioni percepite come critiche:

  • difficoltà relazionali;
  • separazioni;
  • esperienze traumatiche;
  • malattie;
  • disfunzioni sessuali;
  • disturbi della condotta alimentare;
  • dolori cronici;
  • abusi;
  • lutti;
  • traumi di varia natura.

Come si svolge la visita

MediClinic ha attivato un ambulatorio di Psicologia capace di fornire assistenza psicologica altamente qualificata. L’ambulatorio può seguire sia pazienti affetti da svariate tipologie di disagio psichico o reduci da un trauma. Può offrire il suo servizio a pazienti in cura presso altri ambulatori e desiderosi di ottenere assistenza per superare al meglio le difficoltà legate alla propria malattia.

Attraverso l’incontro con il terapeuta, il paziente inizia un dialogo e un cammino che parte dalla verifica e presa di consapevolezza delle situazioni di disagio che vive quotidianamente. In base a questo, viene stabilito un percorso su misura, tenendo conto dello stretto legame esistente tra mente e corpo. È molto frequente infatti che una patologia fisica (patologie croniche, pazienti sottoposti a dialisi) porti conseguenze sul piano psicologico e viceversa: ad esempio, in condizioni di stress psicologico, si attivano una serie di meccanismi a livello cerebrale che possono interferire con la percezione del dolore e andare a innescare e/o aggravare condizioni di sofferenza fisica. Il percorso di terapia scelto dipende interamente dalle necessità e dal grado di consapevolezza del paziente.

Ai pazienti più motivati ad affrontare in profondità il proprio disagio o problema viene proposto il percorso di psicoterapia, che si articola in sedute a intervalli regolari e può durare anche diversi mesi.

Esame psico-diagnostico: incluso per tutti i pazienti che iniziano un percorso di psicoterapia.

Durante la visita psicologica, la valutazione neuropsicologica misura, attraverso alcuni test, le funzioni cognitive (memoria, apprendimento, linguaggio, funzioni esecutive…) e fornisce informazioni importanti sulla presenza di un eventuale decadimento cognitivo o di patologie organiche in corso (encefalopatie da insufficienza d’organo, ipo e iper tiroidismo, disordini metabolici, stati carenziali, condizioni mediche generali non neurologiche).

Per gli sportivi (adulti e bambini) è disponibile un supporto psicologico finalizzato al potenziamento delle prestazioni in campo, la preparazione mentale e il recupero da infortuni. La terapia si svolge attraverso un ciclo di incontri che mirano al raggiungimento di una serie di obiettivi indicati dal paziente stesso.

Inoltre, il paziente si può avvalere di diverse prestazioni nel campo psicologico/psicoterapeutico:

  • consulenza;
  • esame psico-diagnostico;
  • valutazione neuro-psicologica (indagine e monitoraggio delle funzioni cognitive);
  • percorso di psicoterapia ad orientamento integrato, con possibilità di trattamento con tecnica EMDR.

Tecnica EMDR

Tra i diversi approcci che il paziente può sperimentare durante la visita psicologica è disponibile anche la tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, cioè “desensibilizzazione e riprocessazione attraverso i movimenti oculari”), una metodologia nata per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress. Sviluppatasi nel corso degli anni, l’EMDR segue protocolli validati a livello internazionale e viene utilizzata con successo per trattare tutti i traumi che il paziente può sperimentare nel corso della sua vita.

L’EMDR è usato fondamentalmente per accedere, neutralizzare e portare a una risoluzione adattiva i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici attuali del paziente e che possono consistere in:

  • piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo;
  • eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti);
  • eventi stressanti al di fuori dell’esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni) o disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza).

L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Considera tutti gli aspetti di una esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici. Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali e si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione”.

Questo approccio necessita di una valutazione iniziale approfondita e, allo stesso tempo, consente di ottenere risultati in tempi ridotti. In alcuni casi, si ha una remissione completa dei sintomi già dopo le prime sedute.

Servizio di psicoterapia e sostegno psicologico per il dolore cronico

Se il dolore acuto è la fisiologica risposta a un danno/lesione di un distretto del corpo (trauma, infiammazione, ecc.), che tende a estinguersi una volta guarita o risolta la patologia responsabile, il dolore cronico, invece, che dura da almeno sei mesi e/o che tende a persistere anche dopo l’eventuale risoluzione della patologia originaria viene definito patologico.

Il dolore cronico non soltanto dura nel tempo ma, a differenza di quello acuto, tende a diventare una vera e propria malattia invalidante, che investe tutta la persona del paziente, le sue funzioni cognitive ed emotive, le sue relazioni interpersonali. L’impatto del dolore cronico sulla qualità di vita del paziente può essere rilevante.

Spesso la persona riferisce di sentirsi sola con il suo dolore e non compresa da parte di chi minimizza e sembra non comprendere la persistenza dello stato di sofferenza alla luce dell’assenza di una causa organica. Tuttavia, il dolore di un individuo che soffre di questa patologia è reale e non va delegittimato. La persona non si “inventa” il dolore, lo percepisce veramente.

Perché la psicoterapia

La percezione del dolore è un’esperienza soggettiva che viene processata da circuiti neurali nel nostro cervello e dal sistema nervoso centrale. Il dolore cronico è in grado di produrre dei cambiamenti fisiologici e strutturali creando uno squilibrio nel nostro cervello e mantenendo attiva e/o intensa la nostra percezione del dolore, anche quando la causa è superata.

Negli ultimi anni si sono sviluppate delle tecniche in grado di incidere sui circuiti neurali sottostanti alla percezione del dolore. Pertanto è possibile intervenire:

  • sugli aspetti cognitivi ed emotivi collegati al trauma doloroso (es. incidente stradale), che non permettono al circuito neurale della sensazione di dolore di dissolversi spontaneamente;
  • sulla condizione di stress che rende il dolore poco responsivo alle terapie fisiche e farmacologiche.

L’approccio psicologico al dolore cronico nasce in risposta alla componente emotiva e cognitiva che si associa alla percezione fisica del dolore e alla condizione di stress che ne deriva. Inoltre, il dolore fisico si accompagna inevitabilmente a una sofferenza emotiva e da questa viene influenzato. Le emozioni negative e il ricordo traumatico dell’esperienza dolorosa tendono a mantenere attiva la sensazione di sofferenza e a favorire la comparsa di episodi acuti.

Gestire il dolore

Di conseguenza, le nostre capacità di fronteggiare e gestire il dolore vengono messe a dura prova dalla persistenza dello stesso, con il rischio di favorire l’inattività, l’incapacitazione e la convinzione di essere “disabili”. Il contesto di gruppo, in questi casi, permette all’individuo di:

  • ottenere un supporto sociale diretto attraverso la condivisione dell’esperienza;
    comprendere le dinamiche sottese all’esperienza dolorosa che minano il senso di autoefficacia personale attraverso la psicoeducazione;
  • sviluppare strategie efficaci per fronteggiare il dolore e recuperare l’autonomia.

Tra le più comuni forme di dolore cronico si rilevano:

  • cefalee primarie (mal di testa) come emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo;
  • mal di schiena nelle sue numerose varianti, a livello lombosacrale, cervicale o dell’intera colonna;
  • dolore neuropatico come nevralgia post herpetica o dolore post-infiammatorio;
  • algie orofacciali come la nevralgia del trigemino (anch’essa, per altro, dolore neuropatico) e la sindrome disfunzionale dell’articolazione temporo-mandibolare;
  • dolori muscoloscheletrici come dolori miofasciali, fibromialgia e sindrome da stanchezza cronica.

Perché sceglierci

Il nostro ambulatorio di psicologia ha adottato un approccio terapeutico multimodale-integrato, che non è ristretto a una particolare scuola di pensiero psicologica. Esso è in grado di affrontare il disagio del paziente attraverso diverse tecniche, validate e condivise dalla comunità scientifica internazionale. Questo approccio rende l’attività assistenziale più completa ed efficace perché dà la possibilità al paziente di trovare, assieme allo psicologo, la soluzione migliore per il proprio problema.

Il servizio di assistenza psicologica è realizzato in collaborazione con gli altri ambulatori: anche e soprattutto in ambito psicologico l’enfasi è posta sul lavoro di équipe. Lo psicologo ottiene i migliori risultati proprio collaborando con gli altri specialisti e accompagnando il paziente attraverso un percorso di benessere che non può prescindere dagli aspetti psicologici. Questo percorso viene costruito su misura e declinato in base alle necessità ed esigenze del singolo paziente, che è visto come persona singola portatrice di bisogni unici.

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