Glaucoma pigmentario, traumatico, neovascolare e pseudoesfoliativo

Il glaucoma è un termine generico per indicare una serie di patologie a carico dell’occhio, in particolare del nervo ottico, incaricato di trasmettere quanto rilevato dalla retina al cervello. Nello specifico, avviene un aumento della pressione intraoculare, principale causa di glaucoma. Tra le conseguenze più gravi, e irreversibili, del glaucoma rientra la perdita totale della vista.

Il glaucoma può essere distinto in primario e secondario: nel primo caso, la causa scatenante è sconosciuta e la patologia può essere collegata a un’alterazione anatomico-funzionale dell’occhio; nel secondo caso, invece, la causa è da ricercare in un evento patologico non correlato ai processi di idrodinamica oculare. Di seguito analizzeremo il glaucoma secondario, che si divide in pigmentario, pseudoesfoliativo, traumatico e neovascolare.

Cos’è il glaucoma secondario?

Per glaucoma secondario si intende l’insieme di tutti quei casi in cui sono altre condizioni mediche ad aumentare la pressione intraoculare che, a sua volta, danneggia il nervo ottico e porta alla perdita irreversibile della vista.

Il glaucoma secondario può essere la conseguenza di:

  • trombosi retiniche;
  • gravi lesioni all’occhio;
  • stati infiammatori;
  • emorragie;
  • tumori;
  • stati avanzati di cataratta.

Non solo, perché una delle forme più gravi, cioè il glaucoma neovascolare, può essere provocato da un diabete mal curato o dalla presenza costante di pressione alta. Infine, il glaucoma secondario può scaturire anche dall’uso prolungato di determinati farmaci che, tra gli effetti collaterali, comportano l’aumento del tono oculare. Si tratta di:

  • antineoplastici;
  • antidepressivi;
  • antipertensivi;
  • steroidi.

Nel gruppo dei glaucomi secondari rientrano:

  • ​​il glaucoma pigmentario;
  • il glaucoma traumatico;
  • il glaucoma neovascolare;
  • il glaucoma pseudoesfoliativo.

Se ci si affida a professionisti esperti in glaucoma, come i medici di MediClinic in Veneto, è possibile ottenere una diagnosi precoce e accurata, seguita da un trattamento mirato ed efficace.

Glaucoma pigmentario

Il glaucoma pigmentario e la sindrome da dispersione del pigmento, consistono in uno spettro della stessa patologia caratterizzata da un’elevata liberazione del pigmento in tutta la parte anteriore dell’occhio.

Quali sono le cause del glaucoma pigmentario?

Facciamo un passo indietro: la triade classica è composta da densa pigmentazione del reticolo trabecolare, deposizione di pigmento sulla superficie posteriore della cornea centrale e difetti di transilluminazione dell’iride medio-periferica.

Nel momento in cui avviene un accumulo di pigmento nella rete trabecolare si ostacola il deflusso dell’umore acqueo, il che può causare un aumento della pressione intraoculare o danni al nervo ottico, con la conseguente perdita del campo visivo.

Il glaucoma pigmentario e la sindrome da dispersione del pigmento sono la conseguenza del rilascio dell’epitelio pigmentato dell’iride per via dello sfregamento dell’iride posteriore contro la zonula del cristallino.

Come si cura il glaucoma pigmentario?

I trattamenti previsti per il glaucoma pigmentario sono molto simili a quelli destinati alla cura del glaucoma primario ad angolo aperto:

  • terapia medica;
  • trabeculoplastica laser;
  • chirurgia filtrante associata a trabeculoplastica laser
  • chirurgia non filtrante.

Glaucoma pseudoesfoliativo

Il glaucoma pseudoesfoliativo consiste in un glaucoma ad angolo aperto che si sviluppa in occhi colpiti dalla sindrome da pseudoesfoliatio capsulae. Si caratterizza per la sua tendenza a progredire negativamente in tempi molto rapidi, quindi si tratta di una forma cronica di glaucoma che richiede un trattamento molto più tempestivo e aggressivo rispetto a quello riservato al classico glaucoma ad angolo aperto.

Quali sono le cause del glaucoma pseudoesfoliativo?

Il glaucoma pseudoesfoliativo è causato dalla sindrome da pseudoesfoliatio capsulae, una condizione clinica che comporta la produzione di materiale furfuraceo da parte della superficie del cristallino che va a depositarsi su tutte le superfici intraoculari. Con il passare del tempo, il materiale depositato ostruisce il trabecolato e provoca un aumento notevole della pressione intraoculare, che determina lo sviluppo del glaucoma vero e proprio.

Gli occhi affetti da glaucoma pseudoesfoliativo hanno il 20% di probabilità di sviluppare un glaucoma ad angolo chiuso; per questo, è opportuno eseguire controlli costanti per monitorare il grado di apertura dell’angolo irido-corneale, affidandosi a centri specializzati come MediClinic in Veneto.

Il glaucome pseudoesfoliativo si distingue per caratteristiche ben precise:

  • la pressione intraoculare è piuttosto elevata;
  • la pressione oculare tende a fluttuare nel corso della giornata;
  • il glaucoma è più aggressivo e progredisce molto velocemente;
  • la pupilla si dilata difficilmente con i farmaci;
  • l’apparato sospensore (zonula) del cristallino è abbastanza indebolito;
  • il paziente è maggiormente predisposto alla cataratta nucleare;
  • la patologia si sviluppa bilateralmente, anche se spesso il glaucoma è visibile in un occhio solo.

Come si cura il glaucoma pseudoesfoliativo?

Le cure previste per il glaucome pseudoesfoliativo sono le stesse riservate al glaucoma ad angolo aperto; l’unica differenza sta nel fatto che devono essere attuate tempestivamente e in modo decisamente più aggressivo. Nella maggior parte dei casi si ricorre a:

  • facoemulsificazione, una tecnica chirurgica impiegata per l’estrazione della cataratta, da effettuare il prima possibile, anche in presenza di cataratta o anche quando il cristallino è ancora trasparente.
  • trattamento laser (trabeculoplastica),  che può essere molto efficace;
  • chirurgia filtrante associata a trabeculoplastica laser
  • chirurgia non filtrante

I pazienti affetti da glaucoma pseudoesfoliativo, anche a seguito di un intervento chirurgico perfettamente riuscito, devono essere costantemente e periodicamente sottoposti a controlli accurati (almeno ogni 3-6 mesi). Il materiale esfoliativo, infatti, viene prodotto per tutta la vita ed è fondamentale accertarsi che non avvenga più alcun deposito.

Glaucoma traumatico

Il glaucoma traumatico consiste in un danno all’occhio provocato da un trauma diretto, che può avvenire sul luogo di lavoro, praticando sport agonistico o amatoriale o urtando contro qualcosa accidentalmente.

Nonostante nella maggior parte dei casi un colpo all’occhio non comporti gravi conseguenze (al massimo un dolore passeggero o un livido), in altre circostante può provocare effetti molto più importanti e duraturi:

  • lesioni al nervo ottico, che compromettono la visione;
  • lesioni ai nervi che muovono i muscoli interni dell’occhio, la pupilla non è più in grado di reagire alla variazione dell’intensità luminosa e abbiamo una fotofobia in presenza di una forte luce
  • lesioni ai nervi che muovono i muscoli esterni dell’occhio, i due occhi non si muovono più in modo sincrono determinando la comparsa dello strabismo strabismo con problemi funzionali ed estetici non indifferenti;
  • opacità corneale, un disturbo che impedisce alla luce di passare normalmente all’interno dell’occhio provocando problemi della vista gravi o molto gravi.

In altri casi ancora, poi, un trauma diretto all’occhio o nella zona circostante può causare l’interruzione del drenaggio dell’umore acqueo, dando così origine a un glaucoma improvviso. Questo può avvenire praticando sport da contatto come pallanuoto, box e baseball, dove gli incidenti a carico dell’occhio sono molto frequenti.

Come si cura il glaucoma traumatico?

Subito dopo l’incidente è fondamentale intervenire tempestivamente e correttamente, dato che un trauma all’occhio può comportare il distacco della retina o altre conseguenze molto gravi per la vista.

Bisogna recarsi immediatamente al pronto soccorso, o comunque in un centro specializzato come MediClinic in Veneto, in modo che il personale sanitario possa eseguire tutti i controlli del caso e rilevare l’eventuale presenza di un glaucoma traumatico. In base all’entità e alla gravità del trauma e del danno, saranno gli stessi medici a suggerire il trattamento e le terapie più adeguate.

Glaucoma neovascolare

Il glaucoma neovascolare consiste in una forma severa di glaucoma caratterizzata dalla formazione di tessuto fibrovascolare nella zona dell’angolo iride-corneale, il che comporta l’ostruzione del deflusso regolare dell’umore acqueo.

Quali sono le cause del glaucoma neovascolare?

Tra le prime cause del glaucoma neovascolare rientra l’ischemia retinica, soprattutto dopo un evento di trombosi venosa retinica. Ma non solo, perché esistono anche altre cause meno frequenti come:

  • retinopatia diabetica;
  • morbo di Eales.

In entrambi i casi, si tratta di malattie retiniche che provocano lo sviluppo di neovasi a seguito della liberazione del fattore di crescita endoteliale (VEGF).

In presenza di glaucoma neovascolare il paziente è totalmente cieco o, al massimo, riesce a intravedere piccole percezioni di luce. Al contempo, avverte dolore all’occhio particolarmente intenso che raramente è possibile alleviare con farmaci antidolorifici.

Come si cura il glaucoma neovascolare?

Molti anni fa, data la gravità della patologia, in presenza di glaucoma neovascolare i medici tendevano ad asportare l’occhio affetto; oggi, per fortuna, esistono delle terapie adeguate che, nonostante non possano salvare la vista, possono preservare la presenza anatomica l’occhio malato.

Le terapie in questione che possono rivelarsi utili nel trattamento del glaucoma neovascolare possono essere diverse e comprendere:

  • fotocoagulazione argon-laser, estesa a tutta la periferia retinica;
  • iniezioni intra vitreale e in camera anteriore di farmaci anti-VEGF.

Come si fa la diagnosi di glaucoma?

Per ottenere una diagnosi di glaucoma, gli specialisti di MediClinic, grazie alle apparecchiature moderne e innovative presenti in struttura, sottopongono i pazienti ai seguenti esami:

  • oftalmoscopia laser confocale (CALO): un esame che si avvale dell’oftalmoscopio per osservare l’occhio in dettaglio e in profondità;
  • tonometria: una tecnica diagnostica utilizzata per verificare la pressione interna dell’occhio;
  • tomografia a coerenza ottica (OCT): un esame non invasivo che restituisce immagini ad alta risoluzione di scansioni a strati (tomografiche) della parte centrale della retina (macula), della cornea e della testa del nervo ottico (papilla);
  • pachimetria corneale: un esame che consente di misurare lo spessore della cornea;
  • studio del campo visivo: un esame fondamentale in ambito oculistico che rileva eventuali danni alle vie ottiche e alla corteccia visiva;
  • pachimetria corneale: un esame non invasivo che, tramite un microscopio speculare o un tomografo ottico a coerenza (OCT), fornisce il valore dello spessore della cornea (cioè della parte anteriore dell’occhio);
  • lente a 3 specchi di Goldmann: un esame specialistico utilizzato per la valutazione della periferia retinica, per cercare degenerazioni retiniche periferiche, fori retinici, eventuale distacco della retina e per lo studio dell’angolo irido corneale;
  • Pentacam (tomografia corneale): un esame che consente di analizzare la forma e altre caratteristiche ottiche della cornea tramite la misurazione della curvatura, della forma e della dimensione delle strutture della parte anteriore dell’occhio (quella visibile).

Come curare e trattare il glaucoma?

Attualmente, il glaucoma può essere curato tramite la riduzione della pressione intraoculare, che avviene a prescindere dal valore basale della pressione, quindi in presenza sia di una pressione elevata, sia di una pressione di partenza bassa.

In MediClinic, gli specialisti offrono al paziente affetto da glaucoma diverse opzioni terapeutiche:

Terapia farmacologica

In alcuni casi, l’oculista può ricorrere al supporto di farmaci, in particolare di colliri ipotonizzanti, da instillare nell’occhio regolarmente e continuativamente, in modo da mantenere la pressione oculare costante nell’arco delle 24 ore. In alternativa, il medico può prescrivere al paziente anche compresse da assumere per via orale.

Trattamento parachirurgico

Come seconda opzione, l’oculista può decidere di trattare il glaucoma con interventi parachirurgici che, proposti dai professionisti di MediClinic in Veneto, riescono a dare ottimi risultati. I principali sono:

  • iridotomia Yag – laser: un trattamento ambulatoriale indicato per il glaucoma ad angolo aperto con il quale si stimola il trabecolato (incaricato al deflusso dell’umore acqueo) per favorire la riduzione della pressione intraoculare;
  • trabeculoplastica laser (ALT): consiste nel trattamento tradizionale per la cura del glaucoma e utilizza un laser a effetto termico che crea piccole ustioni del trabecolato;
  • trabeculoplastica laser selettiva (SLT): il laser SLT (acronimo di trabeculoplastica laser selettiva) è uno strumento laser che viene utilizzato per abbassare la pressione intraoculare nel glaucoma;
  • laser micropulsato: un intervento da eseguire in sala operatoria che utilizza un laser di ultima generazione che, emettendo impulsi di brevissima durata, consente di trattare la parte centrale della retina senza correre i rischi tipici dei laser convenzionali.

Intervento chirurgico

Come ultima spiaggia (o nel caso in cui fosse l’unica opzione possibile), gli specialisti di MediClinic possono suggerire al paziente l’intervento chirurgico. I migliori per la cura del glaucoma sono:

  • iridotomia chirurgica: consiste nell’asportazione mediante un laser di un frammento a tutto spessore dell’iride nella sua periferia superiore e serve, attraverso la realizzazione di un’apertura, a evitare il sopraggiungere di un glaucoma acuto;
  • iniezione intravitreale di anti VEGF: i farmaci anti VEGF servono a impedire la formazione di nuovi vasi sanguigni, e sono quindi impiegati per trattare le maculopatie, l’edema maculare secondario e le trombosi venose e arteriose retiniche.

Per tutte le forme di glaucoma sopra citate

Esami utili per la diagnosi

  • tonometria
  • oftalmoscopia
  • Pachimetria corneale
  • lente a 3 specchi di Goldmann
  • Pentacam
  • UBM
  • programma Forum
  • Studio del campo visivo
  • Tomografia a coerenza ottica (OCT)

Trattamenti

I possibili trattamenti sono:

Farmacologici

  • colliri
  • compresse

Para chirurgici

  • Iridotomia Yag – laser
  • Trabeculoplastica laser (ALT)
  • Trabeculoplastica laser selettiva (SLT)
  • Laser micropulsato (si esegue in sala operatoria)

Chirurgici

  • Iridotomia chirurgica
  • Chirurgia non filtrante
  • Chirurgia filtrante
  • Iniezione intravitreale di anti VEGF
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