Strutturare un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico?

Prima di intraprendere un percorso riabilitativo, bisogna conoscere lo stato di salute del pavimento pelvico ed è quindi necessario effettuarne una valutazione funzionale.

Prima visita: Valutazione Funzionale

Si tratta di un’area romboidale, presente sia nell’uomo che nella donna, che chiude in basso il bacino, circondando e sostenendo:

  • l’uretra;
  • la vescica;
  • la vagina;
  • l’utero (nella donna);
  • il retto.

In condizioni fisiologiche contribuisce a mantenere in posizione gli organi pelvici (utero, vagina, vescica, uretra, retto) sostenendoli sia nelle normali attività quotidiane (camminare, saltare, sollevare borse/pesi), che in caso di improvvise alterazioni della pressione intraddominale (starnuti, colpi di tosse, risate). Quando il suo corretto funzionamento in tutte queste situazioni è compromesso, ecco che si possono presentare dei sintomi.

Nel corso della prima visita, viene eseguita una valutazione funzionale, durante la quale:

  • si raccolgono i dati del paziente, per individuare eventuali fattori di rischio che possono incidere sullo stato di salute del pavimento pelvico;
  • si osserva il pavimento pelvico per capire come si comporta in relazione a movimento, respirazione e postura;
  • si valuta la muscolatura perineale e il suo stato di salute.

Sulla base di quanto riscontrato, si deciderà se è opportuno avviare un percorso di riabilitazione e come eventualmente impostare la terapia.

riabilitazione Pavimento Pelvico

Visite di riabilitazione del pavimento pelvico

Le sedute riabilitative del pavimento pelvico, della durata di circa 45 minuti/1 ora, si possono avvalere di diverse tecniche, strumentali e non strumentali.

Come ci dice la letteratura scientifica, il primo approccio deve sempre partire da tecniche non strumentali, come la correzione dello stile di vita e l’utilizzo della fisiochinesiterapia: esercizi di propriocezione, di respirazione, di contrazione e rilassamento del pavimento pelvIco, che ci consentono di prendere coscienza di questa zona, allenarla, tonificarla o, al contrario, rilassarla se eccessivamente contratta.

Se queste tecniche dovessero rivelarsi non sufficienti, ci si può avvalere anche di terapie strumentali, come ad esempio:

L’Elettrostimolazione: attraverso l’ausilio di sonde vaginali o anali che emettono impulsi elettrici, vengono stimolati i muscoli del pavimento pelvico ad aumentare la capacità contrattile, oppure utilizzando
frequenze elettriche diverse, ne possiamo indurre il rilassamento.

Il Biofeedback: con ausilio visivo di uno schermo, si aiuta il paziente a localizzare i muscoli perineali e azionarli correttamente, quindi a contrarre e rilassare adeguatamente la muscolatura.

Se vuoi prenotare un appuntamento e valutare un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico qui in MediClinic, chiamaci allo 0429 772906 oppure mandaci una mail a info@mediclinic.it .

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