Terapia Cognitivo Comportamentale
Terapia cognitivo comportamentale: Applicazione ad Ansia e Depressione
Intervista alla Dott.ssa Nela Jelcic specialista in Neuropsicologia.
La terapia cognitivo comportamentale è l’intervento psicologico di prima scelta nella maggior parte dei problemi emozionali e disturbi definiti dall’Impiego di tecniche e strategie psicoterapeutiche basate sulla ricerca e l’evidenza scientifica e sull’assoluto rispetto di autonomia e dei valori del paziente.
A cosa serve la terapia cognitivo comportamentale?
Il suo scopo è quello di modificare i comportamenti e le emozioni disfunzionali dell’individuo in modo da migliorarne la qualità di vita e risolvere l’eventuale psicopatologia. La procedura consiste nella modificazione, non solo dei comportamenti, ma anche delle emozioni dei coinvolti. In cosa differisce rispetto agli altri approcci? La terapia cognitivo comportamentale è centrata sul presente e soprattutto è a breve termine. La durata è di circa un mese per disturbi meno gravi e 3 o 4 mesi per patologie più complesse.
Come funziona la terapia cognitivo-comportamentale? Dopo una prima fase di valutazione vengono concordati insieme al paziente gli obiettivi da raggiungere. Questo tipo di terapia è incentrata sul presente e quindi è un lavoro terapeutico che affronta problemi attuali dell’individuo e la durata dell’intervento. Può variare a seconda degli obiettivi della gravità della tipologia delle problematiche comuni in media in genere contenuta tra i 3 e i 9 mesi di pratica è concreta è fondata.
Sulla conversazione col paziente è fondamentale una buona relazione ed una buona empatia.
Trattamenti specifici per la maggior parte dei problemi e disturbi psicologici e psicoterapia cognitiva comportamentale trattamenti specifici e concreti con dei protocolli specifici per la maggior problemi e dei disturbi. Ovviamente quelli che si vedono più di frequente sono problemi di ansia e depressione o come manifestazione patologica o come parte di sintomatologia più grave.