15 Marzo: Giornata dei disturbi alimentari

Cosa sono i disturbi alimentari?

 

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo che spesso riguardano ragazzine adolescenti e giovani donne. Come riportato dall’Istituto Superiore della Sanità, il 90% dei casi accertati in Italia con disturbi alimentari sono donne, rispetto al 10% di uomini e la fascia d’età principale varia tra i 13 e i 25 anni.

 

Chi soffre di disturbi alimentari preferisce perdere peso con il digiuno forzato, autoinduzione del vomito, con la riduzione di introduzione di cibo oppure con l’utilizzo di diuretici, lassativi o sostanze anoressizzanti, o con una attività fisica molto intensa

 

Quali sono i disturbi alimentari principali?

 

I disturbi alimentari principali sono l’anoressia e la bulimia.

 

  • L’Anoressia Nervosa consegue una restrizione dell’apporto energetico rispetto al necessario, che conduce ad un peso corporeo, rapportato all’altezza, considerevolmente basso.

 

  • La Bulimia consiste in una patologica ed eccessiva ingordigia nel mangiare, per poi eliminare tutto ciò che si è ingerito.

 

Disturbi alimentari

Diagnosi 

Particolare attenzione nella diagnosi di questi comportamenti è fondamentale per individuare un caso patologico. Non tutte le persone che iniziano una dieta sono patologiche, ovviamente, ma, nel caso di Disturbo del Comportamento Alimentare, oltre ad esporsi ad una grave alterazione dal punto di vista fisiologico e biologico, ci sono spesso delle ripercussioni anche sul piano emotivo, lavorativo e relazionale.

Infatti, nei pazienti con questo tipo di disturbi, molti di quei comportamenti che una volta sembravano normali, come andare a mangiare al ristorante o fare aperitivo con gli amici, diventano comportamenti che causano un forte senso di colpa, facendoli sentire non più allineati con il loro obiettivo di perdere peso.

Perfino l’immagine di sé viene alterata. Le persone con un Disturbo del Comportamento Alimentare potrebbero guardarsi allo specchio e vedersi la pancia grande, le cosce particolarmente tonde o i fianchi larghi. Anche se, in realtà, così non è.

Come individuare questi disturbi nei propri figli?

Le famiglie hanno in questo caso un ruolo importantissimo.

Spesso i genitori stessi dei ragazzi si rendono conto del fatto che c’è qualche cosa che non va nell’ossessività rispetto al pensiero “cibo”, che diventa al centro di qualunque comportamento nella vita quotidiana.

Purtroppo, i ragazzi fanno fatica ad auto-denunciare un problema di alimentazione, spesso lusingati dai primi risultati di dimagrimento e successivamente per senso di colpa e di vergogna. Spesso dietro a questi disturbi si possono celare anche disagi psicologici, depressione o pensieri di stile ossessivo, aggravando il quadro e rendendo molto difficile una soluzione “fai da te”.

É quindi di fondamentale importanza aiutare questi ragazzi a capire che parlare del proprio disturbo alimentare con uno Specialista, anche in équipe multidisciplinare, è un atto di grande dignità, coraggio e maturità, che può indicare loro una via equilibrata per restare in forma, lontano dai rischi di sviluppare una patologia psicofisica.

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