Glaucoma ad angolo chiuso
Il gruppo dei glaucomi possono essere classificati in glaucoma ad angolo aperto e glaucoma ad angolo chiuso. L’angolo in questione fa riferimento all’angolo formato dall’unione tra iride e cornea, nella parte periferica della camera anteriore. Ingenerale, queste malattie racchiudono una serie di patologie a carico dell’occhio che compromette progressivamente il nervo ottico. Gioca un ruolo principale l’aumento della pressione intraoculare che, nei casi più gravi, comporta la perdita irreversibile della vista.
Inoltre, i glaucomi si suddividono ulteriormente in primari (la cui causa rimane sconosciuta) e secondari (la cui causa è da ricondurre a una patologia nota e ben precisa).
Cos’è il glaucoma ad angolo chiuso?
Il glaucoma ad angolo chiuso consiste nel glaucoma caratterizzato dall’ostruzione dell’angolo camerulare anteriore, che può essere sia cronica, sia acuta (anche se più raramente).
I sintomi del glaucoma ad angolo chiuso sono molto chiari, perché comportano:
- dolore oculare intenso;
- arrossamento;
- riduzione della vista;
- visione di aloni colorati;
- mal di testa;
- nausea;
- vomito.
In caso di glaucoma ad angolo chiuso, la pressione intraoculare è elevata. Per salvaguardare la vista ed evitare di perderla totalmente, gli specialisti del Centro di riferimento del Glaucoma MediClinic in Veneto intervengono tempestivamente e tramite un trattamento mirato a base di farmaci topici e sistemici, seguito dall’intervento di iridotomia.
Quali sono le sue cause?
All’origine del glaucoma ad angolo chiuso si trovano diversi fattori che tirano o spingono l’iride nell’angolo (che, come già accennato, coincide con il punto di giunzione tra iride e cornea); questo comporta un blocco fisico del drenaggio dell’umore acqueo che, a sua volta, aumenta la pressione intraoculare. L’aumento della pressione intraoculare, infine, va a danneggiare (spesso irreversibilmente) il nervo ottico.
Quante tipologie di glaucoma ad angolo chiuso esistono?
Si possono distinguere due varianti del glaucoma ad angolo chiuso, che dipendono dalla tipologia di chiusura dell’angolo: questa può essere primaria (la cui causa è sconosciuta), o secondaria a un’altra condizione (quindi con causa nota). Quest’ultima, a sua volta, può essere acuta, subacuta (o intermittente) o cronica.
Glaucoma primario ad angolo chiuso
Il glaucoma primario ad angolo chiuso colpisce raramente i soggetti giovani; con l’avanzare dell’età, infatti, il cristallino continua a crescere e, in alcune persone, questa crescita comporta lo slittamento dell’iride in avanti, il che restringe l’angolo.
Le cause principali del glaucoma primario ad angolo chiuso sono:
- anamnesi familiare;
- età avanzata;
- razza nera.
I soggetti con angolo stretto hanno, al contempo, una distanza molto ridotta tra iride e cristallino; quando la prima si dilata viene, al tempo stesso, sottoposta a trazione da forze che la spingono sempre più verso il cristallino, il che impedisce all’umore acqueo di passare attraverso e defluire correttamente.
L’umore acqueo in questione si accumula nella camera posteriore e crea una pressione tale da spingere l’iride periferica in avanti e chiudere l’angolo, bloccando definitivamente il deflusso e aumentando esponenzialmente la pressione intraoculare.
Il glaucoma primario ad angolo chiuso consiste in una condizione grave e acuta che richiede un intervento immediato, soprattutto per evitare di perdere rapidamente e permanentemente la vista.
Glaucoma secondario ad angolo chiuso
Alla base del glaucoma secondario ad angolo chiuso, invece, si pone un’ostruzione meccanica dell’angolo a seguito di una condizione coesistente, che può coincidere con:
- retinopatia diabetica proliferante;
- occlusione della vena centrale della retina ischemica;
- uveite;
- crescita epiteliale.
In questi casi, la contrazione di una membrana neovascolare o la presenza di cicatrici infiammatorie possono tirare l’iride verso l’angolo e causare il blocco del drenaggio dell’umore acqueo.
Quali sono i suoi sintomi?
I sintomi del glaucoma ad angolo chiuso non sono tutti uguali, ma dipendono dalla tipologia di glaucoma, cioè se acuto o cronico. Nello specifico:
Sintomi del glaucoma ad angolo chiuso acuto
- dolore oculare;
- arrossamento;
- riduzione della vista;
- visione di aloni colorati intorno alle luci;
- cefalea;
- nausea;
- vomito.
Talvolta, questi sintomi possono essere talmente tanto gravi che, in un primo momento, i pazienti possono ricevere la diagnosi di patologia neurologica o gastrointestinale. Ecco perché è importante eseguire test specifici, in grado di rilevare:
- iperemia congiuntivale;
- offuscamento della cornea;
- blocco della pupilla;
- infiammazione della camera anteriore.
Sintomi del glaucoma ad angolo chiuso cronico
- arrossamento oculare;
- disagio;
- offuscamento della vista;
- cefalea che si riduce dormendo.
In questi casi, la pressione intraoculare può rientrare nei parametri ma, in genere, è comunque più alta nell’occhio interessato.
Come si diagnostica?
La diagnosi di glaucoma ad angolo chiuso è prettamente clinica e si ottiene, in primis, con la misurazione della pressione intraoculare, insieme alla gonioscopia.
La gonioscopia può essere difficile da eseguire su un occhio malato, per via dell’offuscamento della cornea e dell’epitelio corneale piuttosto fragile; tuttavia, se si esamina l’altro occhio è possibile rilevare un angolo stretto o a rischio chiusura.
Se l’occhio “sano” presenta un angolo completamente aperto, allora probabilmente non si tratta di glaucoma primario ad angolo chiuso.
Inoltre, prima di procedere con qualsiasi trattamento terapeutico, è necessario procedere con la valutazione della profondità della camera anteriore. Se quest’ultima non si può eseguire con la gonioscopia, è possibile ricorrere a un metodo più grossolano che utilizza una lampada a fessura o una torcia, da tenere vicino al lato temporale dell’occhio con il fascio di luce parallelo all’iride. Se sull’iride nasale è proiettata un’ombra, allora l’angolo è probabilmente stretto, dato che l’iride temporale si piega in avanti e blocca la luce.
Gli esami diagnostici che è possibile effettuare presso MediClinic sono i seguenti:
- tonometria;
- oftalmoscopia;
- pachimetria corneale;
- lente a 3 specchi di Goldmann;
- Pentacam;
- programma Forum;
- studio del campo visivo;
- tomografia a coerenza ottica (OCT).
Come si cura?
Il trattamento del glaucoma ad angolo chiuso varia a seconda della sua natura, se acuta o cronica.
Trattamento del glaucoma ad angolo chiuso acuto
La cura del glaucoma ad angolo chiuso acuto deve iniziare immediatamente, altrimenti la vista potrebbe andare definitivamente persa. Di conseguenza, il paziente deve assumere diversi farmaci, tra cui il timololo, la pilocarpina, la brimonidina, l’acetazolamide e un agente osmotico, come il glicerolo orale.
L’efficacia del trattamento viene valutata tramite la misurazione della pressione oculare.
La cura definitiva, invece, prevede l’esecuzione dell’iridotomia laser periferica, con la quale si apre un varco per il passaggio dell’umore acqueo dalla camera posteriore a quella anteriore, superando tranquillamente il blocco pupillare. Si esegue, in genere, dopo che la cornea si è schiarita e l’infiammazione si è spenta.
Dato che la probabilità di subire un attacco acuto nell’altro occhio è pari all’80%, l’iridotomia laser periferica viene eseguita su entrambi gli occhi. Per fortuna, il rischio di complicanze a seguito di questo intervento è estremamente basso; al massimo, può comportare un leggero abbagliamento, più fastidioso che altro.
Trattamento del glaucoma ad angolo chiuso cronico
In presenza di glaucoma ad angolo chiuso cronico si bypassa il trattamento con farmaci topici e orali per passare direttamente all’intervento di iridotomia laser periferica. Inoltre, i pazienti che manifestano un angolo ristretto, anche in assenza di sintomi, devono comunque sottoporsi all’iridotomia proprio per prevenire il glaucoma ad angolo chiuso.
I farmaci e i trattamenti chirurgici incisivi previsti per il glaucoma ad angolo chiuso sono gli stessi impiegati per il glaucoma ad angolo aperto; tuttavia, la trabeculoplastica laser è poco indicata se l’angolo è talmente ristretto da poter formare ulteriori sinechie periferiche anteriori a seguito del laser.
Si può prevenire il glaucoma ad angolo chiuso?
Per il glaucoma ad angolo chiuso valgono le stesse raccomandazioni mirate alla prevenzione del glaucoma ad angolo aperto: bisogna sottoporsi periodicamente a screening oculistico, affidandosi alle mani di esperti come i professionisti di MediClinic in Veneto ed eseguendo tutti i controlli utili per rilevare la presenza della patologia in tempo.
Non solo, perché anche lo stile di vita incide: scegliere una dieta equilibrata, praticare costante attività fisica, astenersi dal fumo e dall’assunzione di alcolici sono tutte buone norme da seguire per mantenere la pressione intraoculare nella norma e prevenire un blocco angolare.