Glaucoma e cataratta
- Cos’è il glaucoma?
- Cos’è la cataratta?
- Quali sono le differenze tra glaucoma e cataratta?
- Quali sono i primi sintomi del glaucoma?
- Quali sono i primi sintomi della cataratta?
- Chi ha il glaucoma può essere operato di cataratta?
- Quali esami eseguire per prevenire la cataratta?
- Quali esami eseguire per prevenire il glaucoma?
- Quali sono i rimedi per la cataratta?
- Quali sono i rimedi per il glaucoma?
La cataratta e il glaucoma sono entrambi malattie degli occhi e differiscono tra loro per quanto riguarda i sintomi e il trattamento: se la cataratta può essere curata e risolta, lo stesso purtroppo non si può dire per il glaucoma, che tende a peggiorare fino alla perdita totale della vista.
Cos’è il glaucoma?
Il glaucoma è una malattia dell’occhio che, se non accuratamente diagnosticata e trattata nel tempo, può condurre alla cecità totale. La principale causa di glaucoma è l’aumento della pressione intraoculare, così come una sclerosi dei vasi sanguigni oculari e la pressione arteriosa troppo alta o troppo bassa.
Altri fattori di rischio per il glaucoma sono casi analoghi in famiglia, età avanzata, fumo, grave miopia o ipermetropia.
Per ottenere una diagnosi di glaucoma, è necessario misurare la pressione intraoculare, valutare il campo visivo ed esaminare attentamente il nervo ottico.
Cos’è la cataratta?
La cataratta è una patologia a carico dell’occhio che insorge con l’avanzare dell’età e prevede una graduale opacizzazione del cristallino. Sono prevalentemente colpiti i pazienti con un’età superiore ai 50 anni, anche se la patologia può manifestarsi a partire dai 40 anni.
La principale causa di cataratta è, quindi, il processo fisiologico di invecchiamento. Esistono altri fattori di rischio come l’esposizione ai raggi UV, l’assunzione prolungata di cortisone, un forte tabagismo, l’ereditarietà e il diabete.
Dato che non esistono terapie farmacologiche per la cataratta, l’unica soluzione risiede nell’intervento chirurgico: il cristallino opaco viene rimosso e sostituito con un cristallino artificiale.
Quali sono le differenze tra glaucoma e cataratta?
Il glaucoma e la cataratta hanno in comune il fatto di essere entrambe patologie a carico dell’occhio e causa di perdita di capacità visiva. La differenza sostanziale tra le due risiede nella risoluzione della condizione: mentre i danni causati dalla cataratta sono risolvibili, quelli provocati dal glaucoma sono irreversibili.
Alcuni studi in merito, tra l’altro, hanno dimostrato che in certi casi l’intervento di cataratta comporta una stabilizzazione della pressione intraoculare, un vantaggio da non sottovalutare nella prevenzione del glaucoma.
Quali sono i primi sintomi del glaucoma?
Il glaucoma è generalmente una patologia asintomatica, silente, che si manifesta solo quando si trova a uno stadio già avanzato (e quasi sempre irreversibile). Ecco perché l’unico modo per diagnosticarlo risiede nella prevenzione, da effettuare tramite controlli oculistici di routine che, in occasione di una semplice visita, possono portare alla luce i primi campanelli di allarme.
Quando inizia a manifestarsi, il glaucoma comporta la perdita di porzioni laterali del campo visivo. Essa, a sua volta, causa problemi nella visione periferica; in pratica, più il campo visivo si restringe e più il paziente avverte la tipica “visione a tunnel”.
Il discorso cambia per il glaucoma ad angolo chiuso, che insorge rapidamente e improvvisamente. Comporta visione offuscata, aloni intorno alle luci e, in alcuni casi, dolore intenso agli occhi, nausea, vomito, emicrania e perdita improvvisa della vista da uno o da entrambi gli occhi. In caso di un attacco acuto, è indispensabile recarsi immediatamente in pronto soccorso.
Per quanto riguarda, invece, il glaucoma congenito, si manifesta nei bambini molto piccoli che avvertono un grande fastidio alla luce e mostrano una costante e abbondante lacrimazione.
Quali sono i primi sintomi della cataratta?
Quando insorge, la cataratta porta con sé sintomi chiari ed evidenti. Non devono essere in alcun modo presi sottogamba ma, al contrario, è necessario riferirli immediatamente al medico. I principali consistono in:
- diminuzione dell’acuità visiva;
- compromissione della percezione spaziale;
- alterazione della percezione dei colori;
- sensazione di velo posto davanti agli occhi;
- aumento della sensibilità alle luci;
- difficoltà nel vedere al buio.
Trattandosi di sintomi tipici della cataratta, è bene rivolgersi a un centro specialistico come MediClinic per sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso e ottenere una diagnosi tempestiva e accurata.
Chi ha il glaucoma può essere operato di cataratta?
Sì, i pazienti affetti da glaucoma e cataratta possono sottoporsi al cosiddetto “intervento combinato”, cioè una duplice e simultanea operazione chirurgica che consente di trattare le due patologie anche contemporaneamente.
Optare per un intervento combinato è una soluzione non solo efficace, ma anche benefica per il paziente, perché permette di ridurre i traumi chirurgici e di velocizzare il processo di guarigione.
Tra gli interventi di chirurgia combinata di glaucoma e cataratta, il più diffuso è quello di facoemulsificazione associata a trabeculectomia. I motivi sono molteplici, ma i più importanti riguardano gli ottimi risultati funzionali (riduzione della pressione oculare e recupero visivo) e l’abbassamento della probabilità di complicanze connesse proprio a questa metodica.
Così come tutti gli altri interventi chirurgici, anche la facoemulsificazione associata a trabeculectomia non è adatta a tutti i pazienti e, prima di procedere, i chirurghi di MediClinic tengono conto di una lunga lista di fattori:
- le caratteristiche del paziente (età, esigenze, fattori di rischio);
- tipo di glaucoma;
- stato della papilla del nervo ottico e del campo visivo;
- tipologia e numero di farmaci impiegati per il raggiungimento del target pressorio;
- target pressorio che si intende raggiungere;
- livello di opacizzazione del cristallino;
- sicurezza ed efficacia dell’intervento chirurgico previsto.
Ciò significa che bisogna valutare, di volta in volta, ogni singolo caso tenendo conto delle specifiche peculiarità del paziente in esame.
Quali esami eseguire per prevenire la cataratta?
Nella prevenzione della cataratta giocano un ruolo rilevante alcuni esami che, se eseguiti con una certa periodicità, possono diagnosticare per tempo la patologia e iniziare un trattamento mirato con ampio margine di miglioramento. In genere, gli esami prescritti dagli oculisti di MediClinic prevedono:
- esami di routine come gli esami ematochimici, del torace e delle urine;
- ecobiometria, un esame specialistico che consiste nella valutazione della potenza della lente artificiale che il medico inserirà nella sacca capsulare;
- esame bio-microscopico con lampada a fessura, propedeutico all’intervento di cataratta, in quanto permette di misurare sia lo stato di avanzamento della patologia, sia il grado di durezza del cristallino;
- esame del fondo oculare, necessario per valutare lo stato del nervo ottico e della retina;
- stratigrafia OTC della regione maculare, indicato in presenza di particolari patologie della retina;
- tonometria, l’esame che permette di misurare la pressione oculare.
Gli esami elencati sono, in genere, rapidi e indolori e consentono al paziente di tornare a casa subito dopo averli eseguiti.
Quali esami eseguire per prevenire il glaucoma?
Esattamente come per la cataratta, anche per il glaucoma la prevenzione è fondamentale. In questo caso è a dir poco indispensabile, dato che si tratta di una patologia silenziosa e asintomatica. Gli esami utili alla diagnosi sono:
- tonometria, cioè la misurazione della pressione oculare correlata al deflusso dell’umore acqueo; se quest’ultimo non defluisce correttamente, infatti, la pressione intraoculare aumenta causando, a sua volta, il glaucoma;
- esame del campo visivo, un esame che consente di valutare la porzione di spazio percepita dall’occhio. Il paziente poggia mento e fronte su un supporto posto davanti a una cupola illuminata e deve segnalare, schiacciando un pulsante, quando vede la presenza di punti luminosi;
- OCT, l’esame per eccellenza nella valutazione della situazione anatomica del nervo ottico e di eventuali danni alle sue fibre.
Anche in questo caso, si tratta di esami piuttosto veloci, sicuri e totalmente indolori. Il paziente alla fine della visita può tornare a casa e riprendere la sua routine quotidiana.
Quali sono i rimedi per la cataratta?
La cataratta non può essere curata con i farmaci, quindi l’unica soluzione risiede nell’intervento chirurgico. La procedura, ormai di routine, prevede la rimozione del cristallino opacizzato e la sua sostituzione con una nuova lente intraoculare (IOL), chiamata anche cristallino artificiale.
Si tratta di un intervento micro-chirurgico e mini-invasivo, sicuro, efficace e soprattutto risolutivo. La nuova lente, perfettamente collocata nella stessa posizione del cristallino naturale, diventa parte integrante dell’occhio e va a fondersi con le altre strutture oculari.
Quali sono i rimedi per il glaucoma?
A oggi non esiste alcuna terapia risolutiva per il glaucoma, né è possibile trattare o porre rimedio ai danni già presenti; tuttavia, si può arrestare la sua progressione.
Se si ha a che fare con glaucoma ad angolo aperto, il trattamento iniziale può tardare di gran lunga la progressione della malattia, motivo per cui la diagnosi precoce è assolutamente fondamentale.
Per il trattamento del glaucoma, o meglio, per il monitoraggio e l’abbassamento della pressione intraoculare i medici di MediClinc ricorrono a:
- terapie farmacologiche, che prevedono la somministrazione di colliri direttamente nell’occhio interessato. Se instillati correttamente e regolarmente possono abbassare significativamente la pressione oculare. Purtroppo, non sono esenti da effetti collaterali come mal di testa e rossore/bruciore locale ma, con il passare del tempo, l’occhio si abitua e le reazioni avverse tendono a svanire;
- trabeculoplastica laser, un intervento parachirurgico che sfrutta l’azione del laser per aprire un foro di scarico dell’umore acqueo e favorire, così, la riduzione della pressione intraoculare. Può causare infiammazione dei tessuti circostanti, ma l’applicazione di colliri appositi aiuta a risolvere rapidamente la condizione;
- chirurgia che può essere di tipo filtrante o non filtrante a seconda che si aprano o meno nuovi passaggi per l’umore acqueo. Di solito, si esegue dopo la mancata risposta del trattamento laser. Anche in questo caso, il paziente deve ricorrere a colliri antinfiammatori e antibiotici nel post intervento, in modo da evitare infezioni e infiammazioni.
In genere, la chirurgia convenzionale viene seguita su un solo occhio per volta; di conseguenza, i pazienti che necessitano un intervento a entrambi gli occhi devono aspettare tempi variabili a seconda del caso dalla prima operazione.
La chirurgia è efficace nel 60-80% dei casi nella riduzione della pressione oculare e, nel caso in cui la nuova apertura per il drenaggio dell’umore acqueo dovesse restringersi, è possibile procedere con un nuovo intervento.