Indice argomenti
- Cos’è la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- Come funziona la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- A cosa serve la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- Tomografia a coerenza ottica (OCT) per il glaucoma
- Tomografia a coerenza ottica (OCT) del segmento anteriore dell’occhio
- Come si esegue la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- Quanto dura la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- La tomografia ottica computerizzata (OCT) è dolorosa o pericolosa?
- Come prepararsi alla tomografia a coerenza ottica (OCT)?
- La tomografia a coerenza ottica (OCT) richiede l’uso di colliri, anestetici o altri liquidi?
Gli esami strumentali che permettono di ottenere una diagnosi di glaucoma sono numerosi. Tra quelli utilizzati presso MediClinic in Veneto rientra anche la tomografia a coerenza ottica (OCT), che consente di avere una visione dei tessuti oculari sia superficiali, sia profondi.
Cos’è la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
L’OCT (acronimo di Optical Coherence Tomography) consiste in una tecnica diagnostica per immagini. Molto simile a una radiografia, si avvale di raggi laser a bassa potenza (e totalmente innocui) per consentire all’oculista di visualizzare una determinata sezione di tessuti con una risoluzione compresa tra i 3 e i 10 micron.
All’atto pratico, il raggio laser compie una vera e propria scansione delle strutture retiniche e le restituisce in immagini bi e tridimensionali.
Come funziona la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
Per capire come funziona l’OCT bisogna fare un passo indietro per capire cosa sia la tomografia, cioè un’indagine radiografica che consente di ottenere l’immagine di uno strato o di una sezione tramite radiazioni emesse da un laser.
Grazie alle scansioni compiute dal laser, è possibile valutare e analizzare le strutture oculari per poter compiere sia una diagnosi, anche precoce, sia seguire l’evoluzione di molte patologie a carico dell’occhio e non, come:
- degenerazioni / patologie maculari;
- patologie corneali;
- glaucoma;
- trombosi venose;
- diabete;
- degenerazioni neurologiche.
Nel caso delle maculopatie, per esempio, la causa scatenante può essere diversa: possono essere legate all’invecchiamento, a volte si manifestano in soggetti molto giovani, altre volte ancora possono essere la conseguenza di una malattia diabetica non curata. Con l’OCT è possibile identificare il tipo di maculopatia e monitorarlo nel tempo.
Al contempo, l’OCT è estremamente utile per diagnosticare preventivamente il glaucoma; si può eseguire l’esame del nervo ottico, si può valutare l’angolo irido corneale e si può procedere con la pachimetria corneale, con la quale si misura lo spessore della cornea (utile per monitorare la pressione oculare).
Infine, l’OCT è indispensabile per visualizzare la camera anteriore dell’occhio, dove avvengono delicatissimi processi di drenaggio dell’umore acqueo che, in presenza di glaucoma, vengono ostacolati.
A cosa serve la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
Come accennato precedentemente, la tomografia a coerenza ottica (OCT) è un esame fondamentale per compiere una diagnosi precoce, mirata e tempestiva di malattie che coinvolgono l’occhio, in particolare la macula e il nervo ottico.
Attraverso la misurazione della retina, posta vicino al nervo ottico, l’OCT permette di diagnostica non solo il glaucoma, ma anche:
- atrofia retinica;
- occlusione venosa retinica;
- edema maculare;
- distacco sieroso ed emorragico del neuroepitelio retinico e dell’epitelio pigmentato;
- retinoschisi foveale;
- degenerazione maculare giovanile e senile;
- foro e pseudoforo maculare;
- neovascolarizzazione intraretinica e preretinica;
- patologie dell’interfaccia vitreo-retinica;
- corioretinopatie acute e croniche;
- retinopatia diabetica.
Sono tutte patologie che, alla lunga, possono rivelarsi invalidanti e che se non trattate per tempo possono comportare una grave riduzione della vista, fino alla cecità totale; oppure, possono causare alcuni problemi alla vista, come:
- visione distorta;
- riduzione parziale o totale della visione centrale;
- visione di macchie scure al centro.
Infine, la tomografia a coerenza ottica (OCT) è capace di individuare eventuali lesioni e di stabilirne l’entità, oltre che di consentire all’oculista di poter scegliere la terapia più adatta alla condizione del paziente in esame.
Tomografia a coerenza ottica (OCT) per il glaucoma
La tomografia a coerenza ottica (OCT) è tra i migliori esami strumentali che consentono di diagnosticare il glaucoma. Si tratta di un test sicuro e non invasivo che indaga il nervo ottico fin dai primi stati del glaucoma, quando le fibre nervose iniziano a diventare più sottili. Non solo, perché l’OCT permette anche di monitorare l’evoluzione della patologia nel tempo e di intervenire in modo mirato e tempestivo.
L’OCT è un esame molto veloce; richiede pochi minuti durante i quali l’oculista visita il paziente, esegue il test e fornisce le migliori indicazioni terapeutiche.
Tomografia a coerenza ottica (OCT) del segmento anteriore dell’occhio
Oltre che per il glaucoma, l’OCT è estremamente utile per analizzare il segmento anteriore dell’occhio, cioè la parte anteriore del globo oculare, che coinvolge:
- cornea;
- cristallino;
- angolo camerulare;
- iride.
Visionando e analizzando questa porzione dell’occhio, la tomografia a coerenza ottica (OCT) consente di ottenere una diagnosi estremamente completa di:
- cataratta;
- glaucoma ad angolo chiuso e stretto;
- patologie corneali;
- cheratocono;
- neoformazioni del segmento anteriore.
Al contempo, la scansione tramite laser dell’OCT permette di individuare e localizzare con grande precisione l’eventuale presenza di lesioni corneali, quali:
- corpi estranei;
- ferite;
- degenerazioni.
Ecco perché la tomografia a coerenza ottica (OCT) è fondamentale in occasione di un intervento di trapianto corneale lamellare, perché consente ai medici di MediClinic di visualizzare l’interfaccia e di misurare perfettamente gli spessori di tutti gli strati che compongono la cornea.
Come si esegue la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
La tomografia a coerenza ottica (OCT) viene eseguita in modo molto semplice, indolore e non invasivo. Il paziente viene fatto accomodare davanti all’OCT e invitato a fissare un punto luminoso; nel frattempo, il raggio a bassa intensità (innocuo, sicuro e indolore) esegue la scansione.
Per far sì che la scansione abbia inizio, la struttura oculare viene messa a fuoco; successivamente, si scattano delle fotografie alle varie componenti dell’occhio.
Nell’arco di pochi minuti, quindi, l’oculista ottiene una mappa retinica presa e affidabile senza, tra l’altro, ricorrere alla dilatazione della pupilla o all’iniezione di mezzi di contrasto.
Quanto dura la tomografia a coerenza ottica (OCT)?
La tomografia a coerenza ottica (OCT) è un esame molto semplice, che richiede appena 10-15 minuti. Ogni fotografia viene scattata e rilevata in una frazione di secondo, quindi è possibile ottenere la mappa retinica in pochissimo tempo.
La tomografia ottica computerizzata (OCT) è dolorosa o pericolosa?
No, la tomografia a coerenza ottica (OCT) è un esame diagnostico affidabile, sicuro, non invasivo, innocuo e indolore. Il paziente non avverte nulla e, una volta terminato il test, può tranquillamente tornare a casa.
Come prepararsi alla tomografia a coerenza ottica (OCT)?
La tomografia a coerenza ottica (OCT) non richiede alcuna norma di preparazione specifica, solo in alcuni casi può essere necessario dilatare la pupilla. Il paziente deve semplicemente portare con sé i risultati dei test eseguiti in precedenza.
La tomografia a coerenza ottica (OCT) richiede l’uso di colliri, anestetici o altri liquidi?
No, l’esecuzione della tomografia a coerenza ottica (OCT) non prevede l’instillazione di collirio anestetico all’interno dell’occhio, perché quest’ultimo non entra a contatto con lo strumento. Ed è proprio questo che distingue l’OCT da altri esami destinati alla retina: non prevede l’impiego di alcun liquido colorante, né di contrasto, eliminando così qualsiasi ricorso a iniezioni e il rischio di reazioni allergiche.