Indice argomenti
Tra i vari esami diagnostici che vengono impiegati presso MediClinic per la diagnosi del glaucoma (e non solo) rientra la tonometria, un test ampiamente usato per misurare la pressione intraoculare (cioè la pressione interna dell’occhio).
Lo strumento impiegato dall’oculista è il tonometro, grazie al quale è possibile rilevare eventuali cambiamenti della pressione oculare ancora prima che il paziente possa manifestare qualche sintomo; in tal caso, è fondamentale per ottenere una diagnosi precoce che, a sua volta, conduce a una terapia mirata e tempestiva.
Cos’è la tonometria?
Per tonometria si intende un esame diagnostico non invasivo che consente di misurare la pressione interna dell’occhio, chiamata pressione intraoculare. Di conseguenza, permette di identificare la presenza di una patologia dell’occhio molto comune, cioè il glaucoma, i cui sintomi spesso si manifestano a uno stadio avanzato, quando non è più possibile intervenire per salvare la vista del paziente.
Dato che il glaucoma può progredire in modo del tutto asintomatico, eseguire una tonometria può consentire una diagnosi precoce: evidenziando un innalzamento della pressione intraoculare, infatti, l’oculista può intervenire e prescrivere al paziente una terapia che possa ritardare la progressione della malattia.
A cosa serve?
La tonometria serve, in pratica, a misurare la pressione intraoculare che, in base a patologie in corso, traumi o interventi chirurgici, può sia aumentare, sia diminuire. Nello specifico, la tonometria è l’esame diagnostico più indicato nel caso in cui si sospetti la presenza di un glaucoma, soprattutto in pazienti:
- con più di 30 anni;
- che hanno familiarità con il glaucoma;
- affetti da ipotiroidismo o diabete;
- che soffrono di malattie o lesioni croniche agli occhi;
- affetti da miopia;
- che hanno assunto farmaci corticosteroidi per lunghi periodi di tempo.
La tonometria, inoltre, è ampiamente indicata quando un paziente manifesta i tipici sintomi del glaucoma, cioè:
- visione a tunnel;
- grave dolore agli occhi;
- perdita graduale della visione periferica;
- offuscamento della vista;
- arrossamento degli occhi;
- aloni intorno alle luci.
Come si esegue?
Eseguire una tonometria è molto semplice: in MediClinic, prima di iniziare l’esame, l’oculista instilla nell’occhio del paziente un collirio anestetico, per poi farlo sedere su uno sgabello e invitarlo a poggiare fronte e mento sul tonometro.
Successivamente, la tonometria può essere eseguita in vari modi:
- tonometria ad applanazione di Goldmann: consiste nella tecnica più diffusa e precisa tra i possibili metodi di misurazione della pressione intraoculare. In questo caso, il tonometro coincide con una sonda che, entrando a contatto diretto con la cornea, restituisce un valore perfetto della pressione oculare;
- tonometria a soffio (pneumotonometria): non prevede il contatto diretto tra tonometro e cornea, quindi il rischio di infezioni oculari si riduce notevolmente. Il paziente deve tenere gli occhi aperti e fissare un punto ben preciso; nel frattempo, il tonometro (che in questo caso coincide con una sorta di puntatore che emette un soffio d’aria) registra, tramite apposito rilevatore, la pressione intraoculare in base a quanto si deforma la cornea in risposta al getto d’aria;
- tonometria a rimbalzo: questa tecnica prevede l’impiego di una sonda molto leggera che entra a contatto con la cornea, per poi tornare indietro rimbalzando. In base ai parametri di movimento della sonda viene misurata la pressione interna dell’occhio;
- tonometria di Pascal: è molto simile alla tonometria di Goldmann e prevede un periodo di contatto tra sonda e cornea di almeno 10 secondi.
Oltre a queste tecniche, esiste anche la tonometria Tono-Pen, cioè un dispositivo mobile che, a contatto con la cornea, restituisce il valore della pressione intraoculare. In ogni caso, la tonometria ad applanazione di Goldmann è considerata la migliore a livello internazionale, mentre la Tono-Pen e la tonometria a soffio sono ritenute meno accurate e, quindi, più indicate per una fase di screening seguita, comunque, dalla tonometria di Goldmann.
A prescindere, la tonometria è un esame poco invasivo, decisamente rapido e non comporta alcun fastidio al paziente.
Quali sono i risultati della tonometria?
Per capire e “leggere” correttamente i risultati di una tonometria, gli oculisti di MediClinic tengono in considerazione i valori normali di pressione intraoculare, compresi 10 e 21 millimetri di mercurio.
Se i risultati si rivelano borderline è necessario eseguire una curva tonometrica, cioè un esame diagnostico che consente di misurare il tono oculare nell’arco della giornata in modo da monitorarne l’andamento; questa opzione permette di capire se la pressione intraoculare si mantiene entro i limiti nel corso delle 24 ore attraverso 3 misurazioni ben distinte:
- la prima intorno alle 09.00 del mattino;
- la seconda intorno alle ore 12.00;
- la terza nel pomeriggio, quando si preferisce.
Quanto dura?
La tonometria è un esame di breve durata, ma le tempistiche possono variare in base alla tecnica impiegata: la tonometria a soffio dura circa 15 secondi per occhio; la tonometria a rimbalzo richiede circa 10 secondi per occhio; la tonometria di Goldmann, invece, prevede 20 secondi per occhio.
Quali pazienti possono effettuare la tonometria?
La tonometria è un esame che può eseguire chiunque, soprattutto la tonometria a soffio che viene ampiamente utilizzata nelle fasi di screening. In particolare, il tonometro di Pascal è indicato per tutti quei pazienti che si sono già sottoposti a chirurgia refrattiva con laser e/o ad altri interventi alla cornea.
Come prepararsi alla tonometria?
La preparazione richiesta dipende dal tipo di tonometria eseguita:
- la tonometria di Pascal prevede l’instillazione di un collirio anestetico circa 30 secondi prima dell’inizio dell’esame
- la tonometria di Goldmann, invece, associa al collirio anestetico anche un altro collirio che permette di colorare le lacrime con fluoresceinato sodico
- la tonometria a soffio, al contrario, non prevede alcuna preparazione in particolare
Comporta effetti collaterali e/o controindicazioni?
La tonometria è un esame affidabile, sicuro, indolore e poco invasivo. Tuttavia, la tonometria di Goldmann, dato che prevede un contatto diretto tra tonometro e cornea, comporta un minimo rischio di lesione della cornea.
In ogni caso, non c’è da preoccuparsi: una lieve lesione si risolve spontaneamente nell’arco di pochi giorni. In compenso, la tonometria non ha alcuna controindicazione.
La tonometria è dolorosa?
No, la tonometria non è dolorosa. Nel caso delle tecniche che prevedono il contatto diretto tra cornea e tonometro (tonometria di Pascal e tonometria di Goldmann) gli oculisti di MediClinic mettono in atto tutte le precauzioni del caso: utilizzano un nuovo manicotto di gomma monouso per coprire il cono di misurazione (Pascal) e puliscono anticipatamente il cono con un apposito disinfettante (Goldmann).